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"Tutto ciò che viene detto ma non viene mostrato è perduto, per il pubblico"

Halfred Hitchock

Durante la dittatura Battisti e Baglioni erano vietati in Argentina

C'erano anche Lucio Battisti e Claudio Baglioni nella lista nera delle canzoni proibite in Argentina, quelle che dovevano essere censurate durante il periodo della dittatura instaurata del generale Jorge Rafael Videla nel 1976, "canzoni i cui testi erano non erano adatti ad essere diffusi”. Secondo i documenti ora declassificati e pubblicati per la prima volta dal Comitato federale di radiodiffusione argentino nella lista comparivano Nicola di Bari, Gino Paoli ma anche gruppi inglesi come Pink Floyd e i Queen, quest'ultimi vietati in maniera particolare dopo la guerra nelle Falkland-Malvinas. Tra le canzoni da vietare "questo piccolo grade amore", "e penso a te", ma anche "Tanti auguri" di Gianni Boncompagni. Tra il 1978 e il 1983 la censura, controllata dai militari, vietò in totale più di 200 pezzi.

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